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Viaggi aerei e arrampicata

Abbiamo studiato le guide, preso ferie e prenotato il volo. Siamo quindi pronti per la nostra vacanza arrampicatoria in Yosemite o in Sud America. Manca poco alla partenza e sul tappeto del salotto c’è tutta la nostra attrezzatura pronta per la foto di rito. Piano piano riempiamo le nostre duffel bag, ma un dubbio ci assale: “l’attrezzatura in stiva sarà al sicuro? E se sbagliano e non arriva la valigia? Mi faranno storie per i rinvi nel bagaglio a mano?”.

Dubbi che normalmente vengono durante i viaggi “normali”, figuriamoci se la destinazione è Indian Creek e abbiamo con noi un rack con 3 set completi di Friends e Nuts.

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Qualche semplice accorgimento ed ecco che il nostro viaggio sarà più tranquillo.

1- Il kit di sopravvivenza nel bagaglio a mano

Non ci sono problemi a tenere nel bagaglio a mano rinvii, friend e Nut, meglio evitare cava-nut, magnesite e tutti gli oggetti taglienti che molto spesso vengono requisiti ai controlli di sicurezza, inoltre non unire i rinvii in sequenza uno con l’altro perché addetti alla sicurezza troppo zelanti potrebbero considerarli come una “catena” e quindi un’arma. Portiamo con noi in cabina un kit base (scarpette, imbrago, rinvii, moschettoni, camme) che ci permetta di arrampicare anche nel caso in cui il nostro bagaglio in stiva non arrivi a destinazione insieme a noi. Per quanto riguarda il bagaglio a mano, se non volete portarvi un normale trolley da viaggio, potete usare uno zaino alpinistico da usare in falesia, che risponda alle misure richieste dalle compagnie aeree come il Grivel Rocker.

 

2- Bagaglio “a cipolla” per proteggere il materiale

Per il bagaglio in stiva, se non si ha la possibilità di portare con se una valigia rigida, ecco il nostro consiglio: prendiamo uno zaino medio-grande e stiviamo al suo interno tutto il materiale, assicurandoci che i ramponi siano all’interno di una sacca appropriata, le picche e le viti da ghiaccio abbiano i cappucci su becca e puntale. Facciamo in modo che il materiale all interno dello zaino non si muova e sia ben saldo, un paio di cinghie di serraggio possono tornare utili per compattare il tutto. Le cose più delicate mettiamole all’interno delle scarpette o degli scarponi. Inseriamo lo zaino all’interno di una duffel bag più grande e contenente i nostri vestiti e le corde. In questo modo creeremo una sorta di fodera morbida che proteggerà il materiale, mentre il borsone evita che le cinghie dello zaino rimangano impigliate da qualche part durante il trasporto o lo stoccaggio in aeroporto. Una volta a destinazione la duffel bag può essere ripiegata e occupare uno spazio minimo nel corso del viaggio.

 

3- Il casco sempre con noi

Portate il casco con voi come bagaglio a mano. Se lo si mette in stiva c’è un grosso rischio che prenda colpi indesiderati e di conseguenza potrebbe rovinarsi, magari senza particolari segni evidenti esterni. Legatelo al vostro bagaglio a mano, normalmente le compagnie aeree non lo calcolano come ingombro.

 

4- Meglio assicurare il tutto

Sottoscrivete un’assicurazione sul bagaglio spedito. Alza un po’ i costi, ma pensate a quanto costerebbe di più ricomprare tutta l’attrezzatura.

 

5- Una rivista può semplificare le cose

Se la destinazione del viaggio è un paese in cui la cultura arrampicatoria non è molto diffusa, un consiglio banale, ma efficace è quello di portare con se una rivista d’arrampicata, in modo da mostrare al controllo sicurezza l’utilizzo del materiale che avete con voi, non vi assicuriamo questo funzioni, ma spesso è più facile spiegare ad immagini che a parole.

 

Ultimo consiglio. Rimaniamo  sempre gentili e disponibili durante i controlli di sicurezza negli aeroporti, anche quando magari chi abbiamo davanti fatica a comprendere cosa c’è nel nostro bagaglio. Spesso dare segni d’irritazione e d’impazienza non fa che allungare i tempi. Rimaniamo rilassati e pensiamo solo che stiamo andando ad arrampicare in un posto magnifico.