the nose speed record

Cosa hanno fatto Alex Honnold e Tommy Caldwell sul The Nose e perché se ne è parlato tanto

Il 6 giugno del 2018 Alex Honnold e Tommy Caldwell hanno scalato The Nose, una via di 1.000 su El Capitan con un tempo record di 1 ora, 58 minuti e 7 secondi.

L’impresa è diventata un film, “The Nose speed record”, proiettato nel Reel Rock Tour 14, che ovviamente, per chi non lo avesse visto, consigliamo di vedere.

Alex Honnold e Tommy Caldwell sono due fenomeni, in stato di grazia, che hanno compiuto negli ultimi anni delle imprese alpinistiche di altissimo livello e rese celebri da film premiati come “The Dawn Wall” e “Free Solo”, vincitore di un Oscar.

Cosa sono andati a fare sul Nose? Sono andati a cercare di battere un record di velocità su una via di 1.000 metri. Se ne è parlato tanto perché The Nose è una via iconica, che ha rappresentato e rappresenta tuttora per migliaia di climber “la via” da scalare a El Capitan.

the nose speed record

Alex Honnold e Tommy Caldwell sul Nose.

Negli anni decine di cordate si sono sfidate in una gara a tempo su chi saliva la via più velocemente possibile, in qualsiasi modo, in libera, artificiale, aggrappandosi ai rinvii, etc. l’importante è il tempo.

L’impresa e di conseguenza il film, sha fatto parlare di sé perché il “penultimo” record, quello battuto dalla cordata Honnold Caldwell, era stato fatto dalla cordata composta da Jim Reynolds ed il compianto Brad Gobright il 21 ottobre 2017. Brad Gobright è morto precipitando da una via in Messico il 27 novembre 2019 e proprio nei giorni del lancio cinematografico del film “The Nose Speed Record”, che documenta l’ascesa di Honnold e Caldwell.

the nose speed record

Jim Reynolds e Brad Gobright.

Il film documenta la scalata dei due fortissimi climber americani, ma sottolinea anche l’incredibile impresa compiuta in precedenza dalla cordata Reynolds/Gobright.

La gara per la scalata del Nose era partita nel 1958, quando Warren Harding, Wayne Merry e George Whitmore hanno scalato in 47 giorni, quella che fino a poco prima era considerata una via impossibile.

Dai 47 giorni si è passati ai 7 giorni nel 1960 con Royal Robbins, Joe Fitschen, Chuck Pratt e Tom Frost, poi a seguire i principali record:

1975 – 17:45 Jim Bridwell, John Long, Billy Westbay

1986 – 10:05 John Bachar, Peter Croft

1990 – 8:11 Hans Florine, Steve Schneider

1990 – 8:11 Hans Florine, Steve Schneider

1991 – 6:01 Hans Florine, Andres Puhvel

1991 – 4:48 Peter Croft, Dave Schultz

1992 – 4:22 Hans Florine, Peter Croft

2001 – 3:24:20 Dean Potter e Timmy O’Neill

2002 – 2:48:55 Hans Florine e Yuji Hirayama

2007 – 2:45:45 Thomas e Alexander Huber

2008 – 2:43:33.Hans Florine e Yuji Hirayama

2010 – 2:36:45 Dean Potter e Sean Leary

2012 – 2:23:46 Hans Florine e Alex Honnold

Dopo di chè nel 2017 Brad Gobright e Jim Reynolds stabiliscono il nuovo record di 2:19:44.

L’impresa è sorprendente perché i due climber che, seppur fortissimi, non sono dei professionisti del livello di Caldwell e Honnold, battono il record che quest’ultimo aveva stabilito nel 2012 insieme ad Hans Florine.

E qui che parte la “battaglia” che porterà infine la cordata Honnold/Caldwell al tempo record di 1:58:07 il 6 giugno 2018.

Il film, portato nelle sale dal Reel Rock Tour 14, dura 55 minuti e documenta l’impresa eccezionale, con una tecnica di arrampicata a dir poco scabrosa, con una scalata in meno di due ore di una via che la maggior parte di cordate moderne composte da scalatori “normali”, impiega 4/6 ore a compiere.

Merita, andate a vederlo.

 

Il trailer: