glossario di arrampicata

Glossario di arrampicata

Per chi arrampica da tempo questa pagina sembrerà superflua se non ridicola, per chi si sta avvicinando da poco al mondo dell’arrampicata, speriamo di fare cosa utile e gradita.

“Hai preso l’Assicuratore?” ci chiedono mentre stiamo uscendo di casa. Guardiamo l’interlocutore con faccia stranita e ci immaginiamo caricare in macchina un funzionario di Generali in giacca e cravatta. Sembra una battuta stupida, ma nessuno è “nato imparato” e troppo spesso nell’arrampicata si da per scontata una terminologia che può essere anche fuorviante. Ecco perché abbiamo deciso di  creare un glossario base dei termini di arrampicata. Da inviare a tutti i vostri friends… No! Non quelli a camme, quelli in carne e ossa.

Per chi li conosce già tutti può essere un sano ripasso o anche solo un modo per scoprire qualche curiosità.

 

 

A

ADERENZA (Volg. SPALMARE): Tecnica di arrampicata in cui si utilizza tutta la suola della scarpetta che entra in contatto con la roccia. Prevalentemente usata su placche lisce e non verticali.

ANCORAGGIO (punti di): chiodo, spit,  o formazione rocciosa naturale a cui si aggancia un rinvio o una sosta per mettere in sicurezza chi sta arrampicando.

APPIGLIO: il punto in cui si posiziona la mano durante la progressione

APPOGGIO: il punto in cui si posiziona il piede durante la progressione

ARTIFICIALE (ARRAMPICATA): Stile di arrampicata in cui si progredisce utilizzando attrezzature  quali staffe, cliffhanger, rurp, scale, ma anche friend e nuts. Spesso agganciati ai punti di assicurazione come spit o chiodi.

ASSICURARE: tenere in sicurezza il primo o il secondo di cordata attraverso l’uso di corda e sistemi di assicurazione (GriGri,Secchiello,Piastrina, Ecc…), questo fa sì che in caso di caduta questa venga frenata e arrestata dalla corda.

ATTACCO: punto di partenza di una via

A VISTA (in inglese: On Sight): chiudere una via senza averla mai provata prima o aver visto qualcuno effettuarla.

AUTOBLOCCANTE (Nodo): Nodo che ha la funzione di scorrere lungo la corda, bloccandosi se caricato del peso di chi arrampica. Sono nodi autobloccanti il prusik e il machard.

AUTOBLOCCANTE (Assicuratore): Sistema di assicurazione a bloccaggio assistito che facilita e rende più intuitivo il bloccaggio della corda rispetto ad un dispositivo a secchiello. Esempio: Petzl GriGri.

 

B

BARCAIOLO: Il nodo barcaiolo è un nodo bloccante che viene utilizzato per fissare una qualsiasi corda a un punto di ancoraggio.

BOULDERING (sassismo): arrampicata effettuata su massi erratici, con altezze variabili, senza l’utilizzo di corde o imbragature, a terra si posizionano dei crashpad per attutire le cadute. Il Bouldering si basa su un’arrampicata molto fisica e dinamica fatta di pochi movimenti portati al limite.

 

C

CAMINO: stretto canale verticale tra due pareti di roccia.

CAPOCORDATA: il climber che sale per primo durante una scalata e che attrezza la via

CAVANUT: Strumento che ha la funzione di semplificare l’estrazione dei nuts. Esempio: CAMP NUT KEY

CENGIA: terrazzino su una parete rocciosa che permette di stare facilmente in piedi senza bisogno di tenersi alla roccia.

CHIODO: Attrezzo in metallo che si martella nella roccia, al suo termine vi e un anello a cui viene fissato un moschettone per la progressione in sicurezza. ESEMPIO: Ct Climbing Technology Angle Narrow

CLESSIDRA: Formazione rocciosa a forma di colonna che si crea dall’unione di due buchi nella parete. Può essere usata come punto di ancoraggio.

CORDATA: gruppo di persone che arrampicano insieme uniti da una corda. Le cordate sono formate da 2 o 3 componenti. Solo in alcuni casi specifici possono essere composte da più componenti.

 

D

DIEDRO: incrocio di due pareti a libro semi-aperto (contrario di spigolo).

DISCENSORE: Attrezzo meccanico che ha la funzione di permettere la discesa in corda doppia o la calata. Esempio: Black Diamond ATC Guide

DULFER: Tecnica di arrampicata basata sull’opposizione tra la spinta dei piedi e la trazione delle mani. Viene utilizzata prevalentemente su lame, diedri e fessure. Prende il nome dal celebre alpinista Hans Dulfer.

 

F

FESSURA: spaccatura nella roccia che permette il posizionamento di protezioni veloci o la progressione a incastro.

FALESIA: Parete di roccia che presenta vie di arrampicata sportiva attrezzata

FLASH: chiudere o “flashare” una via in continuità al primo tentativo dopo averla studiata, osservato un climber effettuarla, o essersela fatta spiegare.

FREE SOLO: Arrampicare in solitaria senza l’utilizzo di nessuna protezione o corda (vedi Alex Honnold).

FRIEND: Protezione veloce a camme che si posiziona all’interno di fessure o buchi. Esempio: BLACK DIAMOND CAMALOT C4

 

G

GHIERA: Chiusura sicura della leva del moschettone. Normalmente a vite, ma nei moschettoni moderni può essere anche a molla. Esempio: CAMP HMS NITRO LOCK MOSCHETTONE A GHIERA

GRADO DI DIFFICOLTÀ: Con grado di difficoltà si intende la valutazione della difficoltà di una via nei vari tipi di arrampicata e nell’alpinismo.

 

I

IMBRAGATURA o IMBRAGO: indumento costituito da larghe cinture di stoffa collegate tra loro dette “brache” (o talvolta in parte impropriamente “braghe”) che, cingendo ai fianchi e alle cosce chi le indossa, ne permette l’assicurazione ad una corda o ad un filo di sicurezza (linea vita) e lo svolgimento di tutte le manovre di sicurezza. Esempio: PETZL ADJAMA

INCASTRO: Tecnica di arrampicata in fessura che consiste nell’inserimento di un arto all’interno di una fessura, e nella sua successiva torsione fino all’incastro, che permette di sostenere il peso del corpo.

 

L

LAMA: scaglia di roccia molto sottile separata dalla parete che può essere utilizzata come appiglio.

 

M

MAGNESITE: scientificamente carbonato di magnesio sotto forma di polvere (o anche in soluzioone liquida) è utilizzato come anti-traspirante per asciugare il sudore dalla mani di chi arrampica, migliorando la presa. Esempio: METOLIUS SUPER CHALK

MONOTIRO: via di arrampicata composta da un unico tiro, normalmente non superano i 40 metri di lunghezza.

MOULINETTE: Nell’arrampicata in moulinette, chiamata anche top rope, chi arrampica progredisce con la corda fissata in sosta nel punto più alto della via e assicurato dal secondo alla base della parete. Garantisce che l’arrampicatore cada al massimo di una breve distanza e quindi possa tentare con sicurezza anche le vie più difficili.

MULTIPITCH o VIA LUNGA: via di arrampicata composta da più tiri.

 

N

NUT: Dado asimmetrico, in metallo, collegato ad un cavetto d’acciaio. Viene incastrato in fessure o spaccature della roccia come protezione veloce. Esempio: CAMP SET PRO NUTS

 

P

PASSAGGIO CHIAVE: Il passaggio più difficile della via, quello che da il grado alla via stessa.

PRUSIK: Nodo autobloccante

 

R

RESTING o RIPOSO: Quando durante una via ci si ferma su una presa o un appoggio comodo per riposare e riprendere fiato

RINVIO: strumento di sicurezza formato due moschettoni collegati da una fettuccia. Viene fissato all’ancoraggio tramite un moschettone, mentre nell’altro viene fatta passare la corda. Permette di agganciare rapidamente la propria corda ad un punto di ancoraggio limitando l’attrito della corda tra i vari punti di ancoraggio posti durante la salita. Esempio: CT CLIMBING TECHNOLOGY LIME NYLON

RINVIARE: passare la corda dentro al moschettone di un rinvio.

ROTPUNKT: salita di una via di arrampicata sportiva senza effettuare resting.

 

S

SPIT o SPITROC: tassello a bussola autoperforante a cui viene fissata una piastrina fornita di un anello nel quale far passare il rinvio. E’ un ancoraggio fisso. Il nome è l’acronimo di Société de Prospection et d’Inventions Techniques, l’azienda francese nata nel 1951, tra i primi a produrlo.

SOSTA:Punto di assicurazione fisso, creata da un insieme di punti di ancoraggio tra loro opportunamente collegati, utilizzati per l’assicurazione della cordata durante la sua progressione su una parete.

 

T

TIRO DI CORDA: tratto di arrampicata di una via Multipitch, con lunghezza solitamente inferiore ai 70 metri, tra una sosta all’altra o dall’attacco della via alla prima sosta

 

U

UIAA: Unione Internazionale Associazioni Alpinismo

 

V

VIA NORMALE: La “via normale” costituisce l’itinerario di minore difficoltà per raggiungere la cima di una montagna.

VIA FERRATA: Salita attrezzata con cavi d’acciaio e staffe