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Adam Ondra, l’ultimo degli extraterrestri… per ora.

La storia è stata riscritta, l’asticella spostata ancora una volta un po’ più in alto. Il responsabile? Basta semplicemente il nome: Adam! Come il primo uomo biblico, Ondra è stato il capostipite della massima difficolta fin’ora raggiunta nell’arrampicata sportiva arrivando finalmente in catena al suo Project Hard, il PRIMO 9C della storia (anche se il grado non è stato ancora completamente confermato dallo stesso climber ceco).

 

“Al mattino mi sentivo esattamente come ogni altro giorno di lavoro al Progetto.” così ha detto Adam Ondra su Instagram e su AdamOndra.com . ”Faceva caldo, ma l’aria era limpida e asciutta. Non sentivo la pressione ed ero molto carico, insomma gli ingredienti perfetti per chiudere il primo 9c. Alla fine della via, quando ho capito di averla liberata ho provato una delle emozioni più strane della mia vita. Ho moschettonato la sosta e non sono neanche riuscito a urlare (cosa davvero strana per Adam, NdA). Ero appeso alla corda, con le lacrime agli occhi. Troppa gioia, sollievo ed eccitazioni tutti mischiati insieme. Mesi e mesi di lavoro riassunti in 20 minuti. Così tanto lavoro e fatica in qualcosa di così breve, ma dannatamente intenso. Questa via non si è mai trasformata in un incubo, nonostante tutto il tempo trascorso a lavorarla. È stato divertente ed ancora più divertente è stato liberarla.”

 

Adam Ondra è l’extraterrestre del nostro tempo, ma se guardiamo indietro di marziani nella storia dell’arrampicata sportiva ne troviamo tanti, tra cui anche Oliver Perry-Smith, W. Huenig, Rudolf Fehrmann che nel 1906 a Elbsandstein, una catena montuosa in Repubblica Ceca (sarà un caso?!), salirono Teufelsturm, con ogni probabilità il primo 6a (5.9) della storia. A più di un secolo di distanza quella salita fa quasi ridere, quanti di noi salgono a occhi chiusi un 6a? Eppure allora i tre furono senza dubbio considerati dei semi-Dei, esattamente alla stregua di Ondra oggi.

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Oliver Perry-Smith ha fatto registrare il primo 6a della storia.

 

Andiamo a scoprire insieme chi sono stati questi “Primi del loro Grado”.

Come si è detto il primo 6a è del 1906. Quattro anni ,dopo sempre a Elbsandstein, tocca al tedesco Max Matthaeus chiudere Kreutzturm portando il massimo grado a 6a+ (5.10a). Stesso luogo 8 anni dopo, siamo nel 1918, ed ecco che un’altra barriera cade: Emanuel Strubich con The Wilder Kopf firma il primo 6b(5.10b/c/d). Sara stata la Grande Guerra, fatto sta che per quasi 20 anni il grado massimo è rimasto lì, fermo, poi un vero alieno è arrivato e ha sconvolto tutti. Raffaele Carlesso chiude il primo 6c+ (5.11c) sulla parete sud della Torre Trieste in Dolomiti, ma la cosa eccezionale è che lo fa a piedi nudi, qualcosa che ancora oggi fa sobbalzare sulla sedia.

 

Il muro del 7 viene sfondato abbastanza presto, ma si passa dall’altra parte dell’oceano. Nel 1959 John Gill ha ragione di Red Cross Overhang, ma la linea che si trova a Jenny Lake (Catena dei Tetons, Usa) è di soli 3 movimenti, troppo poco per essere considerata la prima via sportiva di 7c. Il ragazzone americano ha la stoffa del marziano e infatti tre anni dopo, nel 1961, a Needles (South Dakota) firma il primo 7a+ al mondo con Thimble. La nostra DeLorean ci porta al 1967 e a un nome molto noto: Greg Lowe. Nello Utah, più precisamente a Ogden, Lowe sale Macabre Roof 7b+ (5.12c). Il 7c cade nel 1975 a Eldorado, sempre negli Usa, per mano di Steve Wunsch che arriva a catena di Psycho Roof. In quella Mecca dell’arrampicata che è Yosemite 4 anni più tardi (1979) Ray Jardine porta il record sul 7c+(5.13a) con The Phoenix.

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Ben Moon su Hubble.

Nell’ultimo anno degli anni ’70 (1979) entra in campo la leggenda Tony Yaniro e fa saltare il banco. Grand Illusion a Sugarloaf (California, Usa) fa rimanere tutti a bocca aperta: è il primo 8a della storia, qualcuno dice anche 8a/8a+(5.13a/b). Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico intanto c’è un certo Wolfgang Gullich che non sta certo con le mani in mano e nel 1984 libera Kanal im Rucken una via in Altmuehltal che rappresenta il primo 8b (5.13d). Un anno dopo lo stesso Gullich alza il tiro con Punks in the Gym, 8b+/8c (5.14a/b), sul Mt. Arapiles in Australia. Non si ferma davanti a niente il tedesco e nel 1987 sulla roccia casalinga dello Frankenjura sale Wallstreet: 8c (5.14b). Si entra nell’ultimo decennio del secolo (1990) con Hubble firmato da Ben Moon, la breve linea sulla falesia costiera di Raven Tor è il primo 8c+ (5.14c), ma non pochi lo hanno considerato qualcosa oltre, il limite invalicabile del 9a sta per cadere.

 

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Wolfgang Gullich su Action Direct, Frankenjura.

E chi se non Wolfgang Gullich? 1991, Frankenjura, Action Direct. Non servirebbe dire altro. Quel limite che sembrava impossibile da superare è caduto. Gullich è una leggenda, Gullich è un extraterrestre, Gullich è Gullich, nessuno potrà superarlo. Eppure passano solo 4 anni (1995) e in Francia a Charente, ecco che Fred Rouhling senza timori reverenziali scalza l’extraterrestre dal gradino più alto chiudendo Akira, il primo 9b(5.15b). Il XX secolo si chiude con una leggenda superata, ma il XXI si apre con la nascita di un’altro extraterreste: Adam Ondra. Il Ceco arriva e spiazza tutti, nel 2012 la sua Change è il primo 9b+ (5.15c), nel 2017 Project Hard (che non è ancora stata rinominata definitivamente) è il primo 9c (5.15d) e in un’intervista al The Guardian già afferma: “Penso di poter arrampicare altre vie con questo grado e forse anche più dure.” . Gullich ha trovato il suo erede, troverà Ondra il suo? Il limite del 10a (5.16) (o come lo vorrete chiamare) ora non sembra così lontano…