mappe 3d

Le relazioni di via e le mappe del futuro? in 3d

Che si vada nella falesia di casa, a fare monotiri, su una via multipitch sportiva o a maggior ragione su una via in montagna, c’è sempre qualcosa che non può mancare nel nostro corredo: la relazione di via.

Documentarsi sulle vie che si vanno a fare è d’obbligo, per ragioni di sicurezza, per capire di che attrezzatura avremo bisogno, per capire se la via sarà da integrare con protezioni e di che tipo, se la lunghezza della nostra corda basterà, etc. Ognuno ha il suo modo per farlo, chi si legge per mesi e mesi il proprio progetto alpinistico su una guida cartacea, fino ad impararlo a memoria, chi si stampa una piantina dal web o chi usufruisce di servizi tramite app e si scarica la relazione di via direttamente sullo smartphone.

Può essere che le cose rimangano così per ancora molti anni, ma ne dubitiamo con l’incedere della tecnologia che ha raggiunto anche questo campo.

Brian Uyeno, un climebr americano, con la sua Climb Assist sta sviluppando un sistema di mappatura tridimensionale con cui si può avere una precisione ed un dettaglio mai visti prima sulle vie di roccia. L’elaborazione delle mappe si basa su una tecnologia chiamata “fotogrammetria” che consiste in sostanza sullo scattare foto da tutte le angolazioni ed inserirle in un software di elaborazione dati. Per scattare le foto dall’alto ovviamente viene utilizzato un drone.

La Climb Assist è partita (così come Black Diamond con i primi chiodi) dall’area in cui i fondatori arrampicano e che conoscono, il Boulder Canyon, per cui tempo ci manca che qualcuno si prenda la briga di mappare le aree di arrampicata in Italia ed Europa, però la tecnologia c’è, ed introduce un modo nuovo e particolarmente preciso per documentarsi sulla nostra prossima avventura verticale, in grado di esaltare e quindi mostrarci in anticipo l’effettivo sviluppo della via e le sue principali asperità.

Vedere per credere:

https://skfb.ly/6zZEP