kit arrampicata

Pronti per la falesia?

Avete trascorso i lunghi mesi invernali attaccati al trave, facendo sospensioni sotto ai ponti. Le vostre mani iniziano ad essere ruvide e fate sogni in cui fate il bagno immersi nella magnesite.

Ecco, siete preda del richiamo dell’outdoor, è ora di mettere le scarpette sulla roccia, quella vera, quella che vi aprirà le porte del più grande parco giochi: il mondo.

Se siete neofiti della falesia, sappiate che l’arrampicata in esterno richiede la giusta attrezzatura, niente di particolarmente ricercato o costoso, ma che va scelta con attenzione. Seguite i nostri suggerimenti per prepararvi al meglio alla vostra prima giornata in falesia.

 

Passo 1: Trovate una Guida

Per arrampicare all’esterno bisogna formare una “cordata”, essere in due insomma. Nella vostra prima uscita (ma anche in quelle successive) fate coppia con qualcuno con una grande esperienza, sicuramente la cosa migliore da fare è organizzare una giornata con una Guida Alpina certificata UIAGM che vi possa insegnare, nel modo più corretto e sicuro possibile, le tecniche di base della gestione della corda e del materiale, della progressione su roccia, della lettura della via e della falesia. Bisogna spendere qualcosa (per una giornata il costo si aggira tra i 200 e i 300 euro, divisibile per un certo numero di persone), ma imparare le basi da chi ha fatto della sicurezza in montagna la propria professione eviterà di commettere errori nel proseguo della nostra carriera arrampicatoria. Per trovare una guida alpina potete rivolgervi: all’ufficio guide o alle case delle guide presenti nella località montane; alle associazioni nazionali delle guide, oppure semplicemente con una veloce ricerca in internet.

 

Tanti di noi hanno iniziato ad arrampicare in compagnia di un amico più esperto, se questo è il vostro caso non affidatevi però  al primo che si offre di accompagnarvi, affidatevi solo a chi conoscete, di cui cui abbiate certezza  della reale esperienza e magari di cui avete qualche feedback da altri conoscenti. Non è malfidenza, è solo “sale in zucca”.

 

Passo 2: Scegliere la giusta attrezzatura

Il materiale d’arrampicata è bello, tutti noi climbers abbiamo una sorta di feticismo per l’attrezzatura, ma se siamo alle prime armi è importante fare delle scelte oculate, acquistare ciò che davvero ci serve e posticipare l’acquisto di attrezzatura più avanzata in un secondo momento, quando avremo maggiore esperienza.

pronti per la falesia

 

Per la nostra prima uscita su roccia avremo bisogno di:

  • Caschetto: quando si arrampica all’aperto si dovrebbe sempre indossare un casco pensato appositamente per l’arrampicata. I caschetti sono progettati per proteggere la testa dalla caduta dall’alto di sassi e detriti, e alcuni (anche se non tutti) sono progettati per fornire protezione in caso di caduta. Un casco non dovrebbe essere troppo stretto, ma neanche ballarci in testa, meglio sceglierne uno con regolazione posteriore come il Camp Titan oppure il BD Half Dome.
  • Imbrago: l’imbragatura (o imbrago) è il collegamento tra la corda e chi arrampica. L’imbrago ha la funzione di ripartire, durante la caduta, la forza d’arresto in più punti del corpo, evitando strappi alla schiena e mantenendo il corpo in una posizione sicura. Nel scegliere il nostro primo imbrago concentriamoci sulla facilità di regolazione e sulla comodità. Abbiamo bisogno di qualcosa che sia facile da utilizzare, comodo anche quando indossato per molte ore e che abbia spazio per tutto quello che ci serve. Modelli come il CT Ascent, il Petzl Adjama, il BD Momentum 4S o ancora il Camp Jasper CR4, presentano tutti la possibilità di regolare i gambali e il cinturone per adattarsi al meglio al nostro corpo. Importante che disponga di almeno 4 porta-materiali, è vero che forse non li riempiremo interamente, ma all’inizio meglio avere il materiale ben disposto e facile da identificare immediatamente.
  • Scarpette: se arrampicate già in palestra le vostre scarpette andranno più che bene. Le scarpette da arrampicata per principianti non dovrebbero essere eccessivamente aggressive, un profilo più dritto e una suola più rigida donano maggiore sostegno al piede e richiedono meno forza nella spinta, sono meno sensibili e precise, ma nelle vie che andremo a scalare all’inizio non serviranno scarpette super performanti, quello è un upgrade successivo che effettueremo in base alla nostra esperienza e al tipo di arrampicata che avremmo trovato più appagante per i nostri gusti.
  • Ferramenta: vorremmo tutto, dai moschettoni colorati, fino al Friend del 6! La “ferramenta” è bellissima da vedere e toccare, ma cerchiamo di ragionare e pensiamo a cosa abbiamo davvero bisogno in questa prima fase: un assicuratore, moschettoni a ghiera, almeno 10 rinvii e una longe. Questa è la base di partenza, poi nel corso del tempo vedrete che il vostro equipaggiamento diventerà via via sempre più ricco (e conseguentemente voi… meno).
  • L’assicuratore può essere autobloccante come il Petzl GriGri+ ,il CAMP Matik, o il CT Click Up che semplifica il lavoro di chi effettua la sicura, ma ci sentiamo di consigliare di iniziare con un sistema come il Petzl Reverso che non essendo autobloccante costringe a rimanere concentrati e attenti, chi assicura non può lasciare agire il freno da sé e proprio per questo ci si abitua a tenere sempre gli occhi sul proprio compagno di cordata, pronti per fermare un’eventuale caduta. I moschettoni a ghiera sarebbe meglio sceglierli di dimensioni grandi e con forma “a pera” (o con termine più tecnico HMS) come ad esempio il Nitro Lock di CAMP o il Petzl Attache, suggeriamo di acquistarne un paio anche con dimensione più piccola come il CAMP Orbit. Molto utile anche un moschettone con forma specificatamente progettata per legare il sistema di assicurazione all’anello di servizio dell’imbrago quando si fa sicura in falesia (BD Gridlock oppure DMM Belay Master 2). Per quanto riguarda i rinvii all’inizio meglio sceglierli con fettuccia larga e leva tubolare, la loro struttura massiccia dona maggiore sicurezza a chi sta muovendo i primi passi sulla roccia e inoltre sono  più economici: i CAMP Orbit Express oppure i CT Lime Nylon sono due ottimi esempi, che tra le altre cose trovate all’interno di questi starter kit.
  • Suggeriamo anche di acquistare una longe dinamica come la Petzl Connect Adjust che permette di assicurarsi in modo semplice e veloce, grazie alla sua possibilità di regolazione, una volta arrivati in catena. Indispensabile se si devono effettuare manovre di corda se, per esempio, sono presenti soste con anello non apribile nella falesia in cui stiamo arrampicando.
  • Corda: La corda ideale deve essere spessa intorno ai 9.8/10mm. Non che le corde più sottili non siano sicure, ma corda spessa significa maggior durata e resistenza. Se è una delle tue prima corde, è probabile che farai molta toprope, calate, e tutte quel genere di attività che tendono a consumare prima la corda rispetto all’arrampicata da primo. Inoltre, per chi assicura, gestire una corda più spessa è più semplice perché scorre meno nell’assicuratore e rispetto ad una corda più sottile è meno diretta nelle reazioni. Esempi di corde resistenti e che possono essere “maltrattate” sono la Camp Quasar 9.9 , la Beal Karma 9.8 o la Edelweiss Flashlight 10.0 .

 

Passo 3: Divertitevi!

Ora che abbiamo tutto il necessario non ci resta che iniziare al nostra avventura outdoor. Da qui in poi comincerà qualcosa di davvero meraviglioso. Scegliete una giornata in cui siete rilassati, con un bel gruppo di amici e qualcuno che sappia consigliarvi e aiutarvi in caso di bisogno. Portate con voi una bella dose di acqua e di cibo, le prime giornate in falesia sono lunghe, ma estremamente divertenti. Soprattutto una volta risposto il materiale e tolto il casco, festeggiate con una bella birra in compagnia. Benvenuti nell’outdoor climbing.