nut

Nut

I dadi o nut sono uno strumento indispensabile per l’arrampicata trad (trad=tradizionale, l’arrampicata che si effettua proteggendo una via non spittata con protezioni veloci, friends e nuts, cordini, etc.).

I nut si adattano a fessure di varie dimensioni, non hanno parti mobili, quindi vengono chiamati anche protezioni passive, sono economici, leggeri e facili da posizionare.

Un set tipico di nut è composto da 7 pezzi. Ogni produttore offre il suo set di dati, ognuno con le proprie specificità: Black Diamond, che è l’azienda di riferimento per l’arrampicata trad con la produzione dei friend Camalot, produce lo Stopper Set Classic, Camp ha innovato la forma del dado con delle zigrinature in grado di offrire ulteriore presa con il suo Set Pro Nuts, il Carved Chocks di CT Climbing Technology ha un particolare incavo nella testa del dado sempre per creare un ulteriore punto di incastro, insomma ad ognuno il suo.

A prescindere dalla marca e modello che si preferisce, ecco alcune considerazioni ed alcuni consigli in relazione all’utilizzo dei nut:

– vista l’economicità ed il costo contenuto rispetto ai friend spesso si utilizzano due set per le vie lunghe ed impegnative.

– sempre per l’aspetto economico, fa “meno male” al portafoglio abbandonarlo se devi creare un punto di calata di emergenza.

– organizza i nut con i moschettoni dei rackpack per un rapido e facile riconoscimento, oppure dividi il set in almeno due parti ognuna collegata ad un moschettone. Non fare l’errore di collegarli tutti ad un unico moschettone, sarebbe difficile trovare al volo la misura che stai cercando, e se ti dovesse cadere perderesti il set intero.

 

Come qualsiasi altra attività alpinistica , ovviamente l’utilizzo dei nut richiede pratica. I consigli che possiamo dare per prendere la mano ed iniziare ad utilizzarli sono:

– esercitati ai piedi della falesia, inserisci i nut nelle fessure e provane la tenuta. Esercitati nel posizionare i nut mentre arrampichi con la corda dall’alto.

– nell’inserimento dei nut è importante verificare la “qualità” della roccia. Verifica che la roccia intorno al nut sia solida. La bontà del posizionamento del nut è proporzionale alla tenuta e resistenza della roccia intorno al nut stesso.

– posiziona il nut in modo tale che il cavo sia orientato nella direzione in cui sarebbe tirato se tu volassi. Quindi, 9 su 10 verso il basso.

– una volta che il posizionamento ti ha convinto, collega un rinvio o un anello di fettuccia al nut per allungarlo. Tiralo piano per vedere se tiene, non tirarlo con forza. Tirare con forza eccessiva un nut che di scatto viene via ti può far perdere l’equilibrio e far cadere.

– per evitare che il nut sia tirato fuori dalla parete, nel caso sia in una fessura profonda, allunga più che puoi la protezione con un anello di fettuccia, in modo tale che la corda scorra rettilinea e non “sia tirata” verso la roccia dal nut.

– per rimuovere i nut bisogna spingerli nel verso contrario al quale stanno facendo trazione. Quindi, il più delle volte, bisognerà spingerli verso l’alto, se ciò non bastasse, scuoti il cavo. In ogni caso la soluzione “definitiva” per la rimozione dei nut più difficili è il “cava nut”.

– se un dado sembra irrimediabilmente incastrato, ricorda che sono economici da sostituire, non rischiare la tua sicurezza per cercare di rimuoverlo ad ogni costo.

 

Infine, chiudiamo con un “trick avanzato”:

Se ti trovi a dover proteggere una larga fessura ma hai finito i friend e nut delle misure più grandi, puoi utilizzare due nut, uno a contrasto dell’altro, per ricavare artigianalmente un nut di grandi dimensioni.

I nut vanno inseriti longitudinalmente nella fessura, uno orientato verso l’alto, uno verso il basso. Collega il nut in basso a quello in alto con una fettuccia, così da non perderlo se la protezione si dovesse rimuovere. Non è una protezione facile da realizzare, ma quando riesce bene, è un bel salvavita.

nut

nut