michele caminati

La corda si può rompere?

Purtroppo sì. Sebbene gli attuali standard UIAA abbiano fatto elevare le caratteristiche tecniche e di sicurezza delle corde attualmente in commercio, nessuna corda, anche se nuova di zecca, può tenere una caduta su spigolo tagliente.

Può consolare il fatto che i casi di rotture di corde siano molto pochi. Nell’area nord Italia-Dolomiti- Austria dagli anni ’50 fino ai primi ’80 si sono verificate al massimo due rotture di corde all’anno, con conseguenze quasi sempre mortali. Dall’inizio degli anni ’80 non si sono più verificati, a parte alcune eccezioni, casi di rottura e non tanto per i progressi tecnici fatti nel campo della produzione delle corde, quanto per la diffusione in montagna dell’uso delle mezze corde (in caso di rottura di una corda, la seconda può assorbire l’energia residua). Ancora non si conoscono casi di rottura di entrambe le corde, mezze o gemellari.

Tutte le rotture di corde singole fatte registrare fino agli anni ’80 sono stati provocati da spigoli taglienti. Analizzate le corde che si sono rotte è stato rilevato come la loro tenuta fosse ancora maledettamente buona; quasi tutte le corde coinvolte negli incidenti, sebbene usate, avrebbero superato il test al Dodero e avrebbero potuto essere ancora utilizzate.

Tutto questo dimostra che le corde esaminate potevano essere considerate sicure in base alle norme, ma malgrado ciò si ruppero. Il guaio è che la normativa prevede cadute su moschettone e non su uno spigolo.

E le cadute in arrampicata sportiva? Anche le cadute che avvengono nella pratica dell’arrampicata sportiva rovinano le corde, sebbene in misura minore a quelle che accadono in ambito alpinistico. In teoria, in ambiente sportivo la possibilità di “incontrare” spigoli taglienti è molto ridotta ed anche i danni sulla corda conseguenti alla caduta sono inferiori.

Per ottimizzare al massimo il rapporto sicurezza/consumo, nel caso abbiate più di una corda a disposizione, potete farne il seguente uso:

– andate a fare vie facili? se non andate a fare prestazione usate la corda più spessa che avete. Più grossa è e più ha resistenza su spigolo vivo

– se si arrampica molto in moulinette si dovrebbe riservare una corda unicamente per questa pratica, perché si riduce considerevolmente la sua resistenza all’abrasione

– in ambiente alpino è raccomandabile l’uso di due corde, per la loro maggior resistenza su spigolo vivo e la loro funzionalità in caso di ritirata a corde doppie

 

Climb safe

 

 

Note

Alcuni casi, tutti mortali, di rottura corda registrati fino ai primi anni ottanta:

– 1963, Petit Dru: rottura della corda durante calata a corda doppia via normale

– 1967, Blechmauer (Rax): si arrampicava con due corde passate insieme nei moschettoni; nella caduta, per una circostanza non chiarita, le corde si sono danneggiate a vicenda, provocando la rottura di entrambe

– 1969, Unter Berggeistturm: rottura di una corda semplice in seguito a un volo

– 1974, Fluchthorn, traversata: rottura corda semplice

– 1977, Gesause: rottura corda, nessuna notizia in merito

– 1978, Grundschartner (Zillertal), rottura corda semplice

– 1979, Odle: rottura di corda semplice (età corda 8 mesi)

– 1979 Cima Ovest di Lavaredo, Spigolo Demuth: violento strappo sulla sosta, rottura corda semplice; gli spezzoni esaminati hanno sopportato ancora 3-4 cadute al Dodero

– 1981, Terza Torre del Sella, Spigolo NO: caduta del primo di cordata circa 12m sopra la sosta con rinvio intermedio che resiste all’impatto; rottura corda semplice

– 1981, Laserzwand (Lienz): volo 20m sopra la sosta con nessun rinvio, rottura su spigolo 3m sotto la sosta

– 1982, Horndlwand, Fessura Schmidkunz-Merkl: caduta di 18m su chiodo intermedio che fuoriuscì, forte strappo alla sosta, volo a pendolo e rottura corda semplice (età 6 mesi).