autoassicurazione sosta arrampicata

Autoassicurazione in sosta

L’autoassicurazione è la tecnica con cui chi arrampica da primo su vie a più tiri, una volta raggiunta la sosta, vi si autoassicura per mettersi in sicurezza, in condizione di massima stabilità, per poter recuperare il secondo.

Anche se la metodologia di autoassicurazione è apparente semplice e può apparire scontata, ci sono vari modi per applicarla, varie scuole di pensiero (come in quasi tutte le manovre alpinistiche) e tradizioni anche in funzione del paese di provenienza e quando si arrampica su vie a più tiri non è raro vedere cordate diverse che si autoassicurano in modo diverso.

Ogni tecnica presenta vantaggi e svantaggi, vediamo le principali tipologie:

Barcaiolo

– Sistema classico.

Sistema tradizionalmente utilizzato in Italia e di scuola CAI prevede l’autoassicurazione con nodo barcaiolo applicato al proprio ramo di corda di cordata su un moschettone a base larga (HMS) posizionato su uno dei due punti di ancoraggio della catena di sosta.

Metodologia pratica e comoda, ideale in un contesto di carattere sportivo, su vie multipitch con soste spittate e dove la qualità e tenuta degli ancoraggi non è messa in discussione. Questo ovviamente perchè autoassicurandosi su un solo ancoraggio, si esercita un carico di peso specifico su di esso. Nel sistema classico si ha il vantaggio che la propria autoassicurazione è “lontana” e non interferisce con la manovra di recupero del secondo, assicurato al vertice della sosta.

– Sistema bilanciato.

Con soste o ancoraggi non completamente affidabili è consigliabile autoassicurarsi non su uno dei due ancoraggi, ma su un moschettone agganciato al vertice del triangolo di sosta, sempre con nodo barcaiolo della corda di cordata. In questo tipo di autoassicurazione non si va “stressare” solo uno dei due punti di ancoraggio, ma si va a ripartire il proprio peso su tutta la sosta. Vantaggiosa in termini di sicurezza su ancoraggi dubbi, ci si trova a recuperare il secondo su moschettone affianco a quello utilizzato per la propria autoassicurazione e quindi in posizione più scomoda rispetto a quella offerta dalla sosta classica.

longe

– Autoassicurazione con longe

Tipico dei tedeschi, che raramente sono sprovvisti di longe per autoassicurazione, l’assicurazione con sola longe apparentemente pare semplice, in quanto, una volta arrivati in sosta è sufficiente agganciarvi il moschettone, la longe è già della lunghezza giusta, etc. ma è sconsigliabile e viene sconsigliata anche dal CAI per una serie di motivi, tra cui la staticità della longe, in grado in caso di forti sollecitazioni di mettere in crisi la sosta, e quello di introdurre un elemento “diverso” nella sosta stessa, un moschettone ed un dispositivo che può indurre la cordata a “fare confusione” tra tutti i connettori a cui si deve pensare quando si è in sosta e si stanno compiendo delle manovre.

Si dirà che se si arrampica con la longe per la calata in doppia predisposta con i due punti di ancoraggio (uno per la sosta e l’altro per il discensore), tanto vale utilizzarla per assicurarsi alla sosta. Ciò è potenzialmente vero, sennonché arrampicare con una longe a penzoloni sull’imbrago è scomodo e fastidioso e la longe per la calata in doppia ha senso collegarla all’imbrago solo quando, una volta completata la via, si decide che è ora di calarsi.

Una interpretazione all’utilizzo della longe è quella relativa al suo utilizzo in combinata con l’autoassicurazione classica. In questo modo, agganciando cioè il moschettone con nodo barcaiolo su un ancoraggio e la longe sull’altro, ci si autoassicura in base al criterio della ridondanza: di default mi attacco su due punti, così se qualcosa va storto, uno dei due cede, per errore nelle manovre di corda si smonta uno dei due ancoraggi, etc. io sono sempre assicurato ad uno dei due punti della sosta.

Sì è vero, salvo constatare che: con due scalatori autoassicurati alla sosta in questo modo si ha un groviglio di corde, longe, moschettoni e cose a cui pensare, dispositivi che ci possono distrarre e complicare la vita. Se si teme la mancanza di ridondanza, l’autoassicurazione bilanciata assolve questa esigenza, non affidando la propria sicurezza ad uno solo dei due ancoraggi ma al vertice della sosta e quindi ad entrambi gli ancoraggi.

– Sistema “alla francese”

Sì sa, i francesi sono bastian contrari in molte cose, non da ultimo nell’alpinismo, anche se, in questo campo, non sono proprio degli sprovveduti. Ecco allora una pratica diffusa in Francia, soprattutto nella zona del Verdon: il primo arriva alla sosta su due spit, non crea alcun vertice e non ci collega nessuna fettuccia, si autoassicura con barcaiolo su uno dei due ancoraggi, si autoassicura con longe sull’altro ancoraggio, posiziona su uno dei due ancoraggi un rinvio, attraverso il quale fa passare la corda di recupero del secondo, che viene assicurato a sua volta con sicura ventrale (mediante secchiello).

In questo caso, autoassicurandosi su un unico ancoraggio in una sosta sprovvista di vertice, la longe viene utilizzata per colmare la necessità di avere una ulteriore sicurezza. Il vantaggio di questa metodologia, fra le altre cose è che quando arriva il secondo in sosta, pronto a ripartire come primo, lo si sta già assicurando con sicura ventrale in modo corretto e con il falso rinvio già posizionato su uno dei due ancoraggi di sosta.

I “pro ed i contro” di questo sistema sono legati, più che al tipo di autoassicurazione, al fatto che si sta effettuando una sicura ventrale che, in caso di recupero dall’alto del secondo, non consente di utilizzare l’assicuratore in modalità “guide” e quindi in modalità autobloccante applicato alla sosta, ed in caso di assicurazione al primo di cordata determina una serie di conseguenze da tenere in conto, quali il sollevamento del secondo in caso di caduta del primo, maggiore difficoltà nell’approntamento delle manovre di autosoccorso, etc. Ma questi, come dicevamo, sono aspetti più legati alla differenza tra assicurazione ventrale e assicurazione con mezzo barcaiolo applicato alla sosta, che non aspetti relativi propriamente alla autoassicurazione che stiamo trattando oggi.

 

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